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Questa volta presentiamo un apparecchio che ha due anime e quindi un duplice utilizzo: è un convertitore di segnali audio Digitali in Analogici (DAC, Digital to Analog Converter) e dall’altro è un preamplificatore stereo digitale. A seconda delle necessità e di come si vuole utilizzarlo.

Grazie a questa duplicità è adatto sia a chi è alla ricerca di un DAC, magari dotato anche di ingresso USB, e sia a chi è alla ricerca di un preamplificatore ed ha solo sorgenti digitali da collegare. In questo secondo caso invece di dover acquistare due apparecchi basterà acquistare il solo DAC V1, contenendo la spesa e accorciando i percorsi del segnale. Quest’ultimo è un principio che è sempre meglio considerare: è più efficace ed economico eliminare la necessità di un collegamento piuttosto che spendere cifre consistenti per cavi che in ogni caso determineranno una perdita di parte del segnale. Il miglior cavo è quello che non c’è perché non ha perdite.

In questi tempi è abbastanza facile trovarsi a collegare apparecchi muniti di uscita digitale: lettori CD, computer, decoder televisivi, sintonizzatori DAB, console di gioco e via elencando. Quindi perché non sfruttare le possibilità che un preamplificatore digitale offre? A meno che non si abbiano giradischi, piastra di registrazione, sintonizzatore FM …

Il presupposto in entrambi gli utilizzi è che gli ingressi siano sufficienti a collegare gli apparecchi che si possiedono e che la qualità della conversione sia all’altezza delle aspettative. Passiamo a osservare l’apparecchio nel dettaglio.

DAC V1 è fornito di:

  • 6 ingressi digitali, di cui uno USB e 5 SPDIF: di cui 2 ottici e 3 coassiali (2 RCA, 1 BNC)
  • controllo del volume (disabilitabile nel caso di utilizzo come solo DAC)
  • uscita cuffia da 6,3 mm.
  • 2 uscite di collegamento ad un amplificatore o a un preamplificatore (ovviamente a seconda del tipo di utilizzo per il quale si è optato). Le 2 uscite Pre out/Line out sono una DIN ed una RCA, come da tradizione Naim il classico connettore DIN non poteva mancare per consentire la connessione tradizionalmente prediletta dal produttore
  • fra le dotazioni non manca un telecomando, che oltre alle funzioni che normalmente ci si aspetta, offre utilizzi aggiuntivi quando all’ingresso USB è connesso un computer MacOS o Windows o un Tablet Windows 8. Queste utili funzionalità le vedremo più avanti.

Gli ingressi dovrebbero bastare per consentire il collegamento degli apparecchi normalmente presenti in un impianto.  Gli ingressi SPDIF supportano segnali fino a 24 bit e 192 kHz, la USB invece arriva sino a 384 kHz. Precisiamo che la porta USB è dedicata al collegamento di computer sia MAC OS X che Windows e di Tablet Windows, non è invece utilizzabile con Smartphone, iPAD e Tablet Android.

Detto delle caratteristiche degli ingressi digitali SPDIF non ci dilungheremo oltre su questo aspetto, che non rappresenta la particolarità del DAC V1: convertitori a 24 bit e 192 kHz muniti di più ingressi ne esistono di vari produttori, quindi non è questa caratteristica di per sé a rendere interessante questo preamplificatore/convertitore.  Le peculiarità che maggiormente lo caratterizzano sono l’ingresso USB e le funzionalità che offre sia come DAC che come preamplificatore. Ovviamente la qualità del suono è un presupposto senza il quale non varrebbe la pena parlarne, ma di questo diremo a fine articolo.

USB

Naim dedica molta attenzione nel manuale d’uso del DAC V1 nel descrivere passo-passo i passaggi da eseguire per la corretta configurazione del computer da collegare per ottenere la migliore resa sonora e l’utilizzo delle funzionalità implementate. Sono illustrati i passaggi sia per Mac OS X, precisando che il corretto funzionamento è ottenibile con le versioni del SO dalla 10.7 (Lion) e successive, e sia per Windows, illustrando le differenti procedure per Windows 7 e 8. Per l’installazione in ambiente Windows e l’utilizzo completo delle funzionalità è necessario installare gli appositi Driver, scaricabili dal sito Naim.

Sul sito Naim, nell’area dedicata al DAC V1, sono indicati e suggeriti dei Software di riproduzione musicale in grado di sfruttare adeguatamente le capacità dell’apparecchio. A questo punto è utile fare una precisazione sull’utilizzo di dispositivi audio USB/Firewire esterni con i computer. Diciamo che è generalmente risaputo fra gli appassionati di riproduzione audio che i file ricavati dal ripping di CD sono a 16 bit e 44.1 kHz (formato CD), così come sanno che esistono file in High Resolution (Hi-Res) che hanno formati superiori, risoluzione a 24 bit e campionamento a 48/88.2/96/176.4/192 kHz. Nel corso della riproduzione di file musicali per passare dalla riproduzione di un formato audio all’altro è necessario modificare la configurazione dell’uscita audio del computer: passare da un configurazione a 16 bit ad una a 24 bit e dal campionamento a 44.1 kHz a 48/88.2/96/176.4/192 kHz. Se non si esegue questa variazione nella configurazione dell’uscita accadrà che la riproduzione musicale trasmessa al dispositivo esterno sarà adattata al formato audio impostato nella configurazione del Sistema Operativo. In sintesi, se l’uscita audio viene impostata a 16 bit i file con risoluzione maggiore saranno convertiti comunque a 16 bit, se il campionamento viene impostato a 44.1 kHz i campionamenti superiori verranno comunque sotto-campionati a 44.1 kHz. Così come accade l’esatto contrario nel caso di file in formato CD, se si imposta l’uscita audio a 24 bit e 192 kHz, tutti i file di formato audio inferiore verranno sovra-campionati a 24 bit e 192 kHz. La rielaborazione del formato nativo dei file può generare perdite di informazioni e/o la generazione di artefatti, cioè informazioni alterate. In sintesi, la purezza originaria del suono risulterebbe alterata, sia pur matematicamente. Nel caso di file in Hi-Res (oltre alla perdita dell’Alta Risoluzione), a seconda del rapporto fra i multipli del campionamento, il sotto-campionamento potrebbe modificare sostanzialmente il formato nativo. Senza voler proseguire nella descrizione di questo problema, che vista la complessità svilupperemo in un articolo dedicato, per ora ci limitiamo a chiederci: quale appassionato di riproduzione musicale, per quanto compulsivo, potrebbe votarsi a modificare le impostazioni dell’uscita audio ogni qual volta mutano le caratteristiche del file da riprodurre? Pensiamo che la risposta sia “nessuno” … o quasi.

Dopo questa sintetica descrizione del problema della riproduzione di formati differenti, possiamo tornare alle segnalazioni di Naim riguardo i Software di riproduzione (Player). Alcuni Player hanno la proprietà interna o, in altri casi, dei Plug-In da installare che consentono di modificare dinamicamente le impostazioni dell’hardware di riproduzione adeguandole al formato del file da riprodurre. Utilizzando questi Player non sarà necessario andare a modificare le impostazioni del Pannello di controllo per ottenere che il formato trasmesso al dispositivo esterno di conversione corrisponda a quello nativo. Questi software Player sono in grado di gestire i dispositivi hardware che effettuano la trasmissione del segnale musicale. In questo modo al convertitore esterno arriverà sempre l’esatto formato del file privo di rielaborazioni.

Oltre a queste indicazioni Naim ha incluso nel DAC V1 una procedura per la verifica della modalità di funzionamento della trasmissione dal computer, denominata routine di analisi BitPerfect. Utilizzando questa routine e i file messi a disposizione è possibile verificare la corretta trasmissione dal computer e la configurazione del Player utilizzato. Ovviamente tutto ciò è fatto con l’intento di offrire la migliore riproduzione del suono e un aiuto a chi non ha già le capacità per effettuare queste verifiche e le configurazioni necessarie.

Un’altra felice sorpresa è rappresentata dalle funzioni di sincronizzazione offerte dal DAC V1 se connesso ad un computer tramite USB. Utilizzato con questa connessione è possibile sincronizzare le funzioni di controllo volume, play/pausa, brano successivo/precedente. E questa è veramente una piacevole novità. I DAC esistono da diversi anni e non possono essere considerati di per sé una novità, il fatto nuovo che li ha portati al centro dell’interesse è rappresentato dalla connessione al computer tramite porta USB.  Sia che i brani musicali siano stati acquistati On line o acquisiti tramite ripping, il computer è diventato un’unità di archiviazione di musica liquida. Il problema a questo punto è diventato quello della riproduzione qualitativa, l’arrivo di DAC USB di alta qualità risolve questo problema, parallelamente ai Network Player a loro volta di alta qualità. Collegato un DAC USB ad un computer restava il problema della comodità d’uso, anche utilizzando un APP di controllo del Player restava il problema della doppia regolazione del volume: da un lato quello del computer e dall’altro quello dell’impianto Hi-Fi. Problema che Naim ha risolto brillantemente con il preamplificatore DAC V1: utilizzando il preamplificatore/convertitore e configurandolo per l’utilizzo in sincronia con la regolazione del volume del computer, si ottiene che sia che si agisca sui controlli del computer o che si agisca su quelli del DAC V1 (telecomando compreso), le regolazioni operano su entrambi i dispositivi. In questo modo ci si può sedere comodamente dinanzi all’impianto hi-fi, distanti dal computer e dall’impianto, e nonostante ciò regolare il volume, interrompere e riprendere la riproduzione, passare al brano successivo o precedente usando il telecomando fornito in dotazione. Oppure, se si è seduti davanti al computer si può agire sui controlli di questo per regolare in sincronia il volume del preamplificatore Naim.

Se proprio la vogliamo dire tutta, non sempre l’uso di App con dispositivi mobili per controllare la riproduzione del computer è la modalità più comoda in assoluto. In questo tipo di dispositivi per risparmiare il consumo della batteria, dopo un po’ di tempo, viene disattivato lo schermo o, a seconda delle impostazioni, attivata la schermata di blocco, in questi casi si deve toccare lo schermo o digitare la password e attendere per tornare alla schermata della App utilizzata. Solo a questo punto è possibile regolare il volume o attivare/disattivare la riproduzione o passare al brano precedente/successivo. In questi casi non sempre l’utilizzo di questo tipo di touchscreen è la cosa più immediata e comoda. Il buon vecchio telecomando in alcuni casi offre una praticità ed immediatezza preferibili. Con questo accorgimento Naim ha mostrato attenzione e interesse per l’uso che l’utente farà del prodotto.

Per ultimo aggiungiamo che l’ingresso USB è di tipo asincrono e raggiunge frequenze di campionamento a 384 kHz, utili più in prospettiva che nell’immediato. Questa caratteristica è valida soprattutto per scongiurare l’obsolescenza nel tempo dell’apparecchio, che è realizzato e pensato per durare. Anche grazie ad aggiornamenti firmware che il produttore è solito fornire.

Uscita cuffia

Fra le dotazioni incluse in questo apparecchio è presente un’uscita cuffia, che utilizza un connettore da 6,3 mm. per assicurare una maggiore superficie di contatto e preservare la qualità del segnale trasmesso. Il controllo del volume varia a seconda dell’utilizzo del DAC V1:

  • utilizzato come DAC con regolazione fissa del volume, questo controllo sarà riattivato automaticamente quando verrà collegata una cuffia
  • utilizzato come preamplificatore con regolazione variabile del volume, le altre uscite audio verranno silenziate automaticamente quando verrà collegata una cuffia.

Altra configurazione utile è quella del volume massimo, che può essere impostata separatamente per l’uscita preamplificatore e per quella dedicata alla cuffia. Facciamo l’esempio di un utilizzo familiare nel quale si preferisca limitare la regolazione massima del volume nell’impianto hi-fi per evitare danni e al contempo non si voglia limitare questa regolazione nell’uso con le cuffie, per evitare che non sia troppo attenuato. Grazie a questa duplice impostazione è possibile utilizzare entrambi gli accorgimenti.

Aggiornamenti firmware

Come scritto in precedenza, Naim è un produttore che tradizionalmente rende disponibili aggiornamenti hardware e software per i propri prodotti, in modo da consentire agli utilizzatori di preservarne l’uso nel tempo. Gli aggiornamenti firmware si effettuano dal computer tramite porta USB, mettendo in riproduzione, come fossero file musicali, appositi file messi a disposizione da Naim tramite il proprio sito web. La procedura è semplice e alla portata anche di chi non ha una particolare perizia nell’uso del computer.

Qualità del suono

Naim DAC V1 in effetti ci ha impressionati per le prestazioni musicali che offre. I confronti nel tempo sono stati effettuati con vari altri DAC e schede audio di tipo professionale. In primo luogo ci ha colpiti la dinamica che sprigiona, decisa e impetuosa. Il suono è tipicamente Naim, presente, deciso e cadenzato nella riproduzione di basse frequenze dal forte impatto. Dettagliato e vivido nella riproduzione di frequenze alte e medie. Ad un certo punto ci siamo chiesti se forse in questo insieme fossero sacrificate le articolazioni armoniche delle frequenze più alte. Per verificare questa eventualità abbiamo avviato delle prove specifiche che hanno rivelato che non si riscontrava alcun tipo di sacrificio: l’articolazione e il dettaglio delle armoniche alte è presente e ricco di sfumature, convive in equilibrio con i suoni circostanti. Invece di essere sottolineate a scapito di altre, sono parte di un ricco insieme. È proprio questo insieme ricco di dettagli e impeti ad averci colpiti. Quando invece in altri brani è necessaria la descrizione accurata del suono di pochi strumenti e magari dal timbro particolare DAC V1 manifesta anche questa capacità.