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Nei primi anni nei quali si iniziò a parlare di streaming in Italia apparve come dal nulla un fornitore insolito e sconosciuto ai più, Qobuz. Si sapeva qualcosa di Spotify, per notizie provenienti da fuori dall’Italia. Di Qobuz non si sapeva nulla. La differenza principale rispetto ad altri servizi di streaming era di convogliare un flusso musicale NON MP3, puntando al contrario su trasmissioni Lossless (senza perdita). Invece del formato MP3 adottò il formato FLAC, per la proprietà di comprimere il contenuto audio “senza perdite”. FLAC da un lato alleggeriva il flusso dati, non quanto MP3, ma lo alleggeriva, garantendo un flusso di qualità CD.

Lossless e Hi-Res

Per gli appassionati di musica, attenti alla qualità della riproduzione, e non solo alla nuda e cruda riproduzione qualunque essa sia, era una manna e una prospettiva succulenta: usufruire dello streaming senza rinunciare alla qualità musicale del contenuto. La strada intrapresa da Qobuz era “Un bel salto!”. Gli appassionati venivano così affrancati dallo streaming impoverito rappresentato dai servizi che utilizzavano contenuti “compressi con perdita” (Lossy).
Come non bastasse, Qobuz si spinse oltre. A fianco dello allo streaming in qualità CD, rese disponibile lo streaming in Alta Risoluzione (High Resolution). Il formato dati del CD è costituito da un segnale PCM a 16 bit 44,1 kHz, i formati Hi-Res invece elevano la risoluzione a 24 bit e i campionamenti da 48 a 192 kHz. All’epoca, data la ridotta banda passante delle connessioni internet le trasmissioni Hi-Res non sarebbero mai transitate con un flusso costante, per cui nei casi di flussi musicali con alti campionamenti era necessario effettuare prima il download e poi la riproduzione. Anche se in questi casi non si poteva parlare di streaming nei fatti l’opportunità era ghiotta. Da alcuni anni la situazione è mutata con la diffusione di connessioni veloci (maggiore banda passante), che permettono lo streaming anche di contenuti Hi-Res. Qobuz ha così potuto offrire anche questi contenuti senza vincolarli al download.

Il catalogo

Altra particolarità di Qobuz è il catalogo. Più o meno tutti i servizi di streaming musicale tendono a rincorrere e assicurarsi i diritti di riproduzione dei cantanti in voga nelle classifiche di vendita. La strategia commerciale è di essere appetibili per il pubblico più numeroso. Per fare un esempio, Taylor Swift è sicuramente la musicista inseguita da tutti i servizi di streaming che, una volta ottenuta la riproducibilità, ne mettono in risalto la presenza. Su questo terreno si gioca principalmente la concorrenza reciproca. Qobuz al contrario ha una presentazione del catalogo orientata più a “cultori” di musica, che alla massa degli acquirenti usa e getta. Anche se queste scelte comportano inevitabilmente una riduzione della porzione di mercato interessata a Qobuz.

Per chi non si accontentasse dello streaming e desiderasse acquistare i brani in formato digitale, Qobuz mette a disposizione un proprio Store. Dal quale è possibile scaricare Album in qualità Hi-Res.

Infine, per utilizzare il catalogo di Qobuz quando si è privi di connessione o non si vuole consumare la connessione Internet di cui si dispone, è possibile effettuare il download sui propri dispositivi.

Qobuz e l’Hi-Fi

Un altro elemento che caratterizza Qobuz è il rapporto con i produttori Hi-Fi. Su questo versante è da rilevare la pressoché immancabile presenza negli streamer di ogni produttore Hi-Fi. Qobuz da sempre ha lavorato per consentire ai produttori di apparecchi audio di includere l’accesso al proprio servizio di streaming. A volte Qobuz sembra assumere le sembianze di una rivista Hi-Fi. Attenta a recensire e presentare anche prodotti audio, in molti casi appartenenti al mondo Hi-End.
Anche questo testimonia la prossimità di Qobuz all’Hi-Fi. Proponendo il connubio fra contenuti e proprietà tecniche di riproduzione.

Qobuz in prova

Come ogni altro servizio di streaming musicale, anche Qobuz permette la prova del proprio servizio per un periodo limitato. Per chi è interessato a valutare l’abbonamento è possibile sperimentare il servizio di streaming accedendo al periodo di prova: Qobuz

Per i clienti di Buscemi hi-fi è possibile beneficiare di un periodo di prova di Qobuz prolungato.