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Sonos è stato uno dei primi produttori al mondo a proporre un sistema di distribuzione audio multiroom basato sullo streaming in rete. Oltre a ciò è stato anche uno dei primi a proporre questi impianti con trasmissioni wireless (senza fili) del segnale, utilizzando le tecnologie messe a punto per le reti Wi-Fi. A queste due caratteristiche combinate si deve il successo ottenuto nel tempo, fino a divenire il produttore di riferimento di sistemi audio multiroom.

Cos’è lo streaming

Per illustrare come funzionano i sistemi Sonos è necessario spiegare cos’è lo streaming di dati in rete, non potendo dare per scontato che sia noto a tutti. Chi conosce già i principi di funzionamento delle trasmissioni in streaming può saltare questa questa parte e passare alla successiva.

Riepiloghiamo cosa si intende quando si parla di streaming in rete. Lo streaming è la trasmissione di un flusso di dati (multimediali) in una rete informatica, quando questo flusso raggiunge un ricevitore capace di trasformare il flusso in suoni e/o immagini viene avviata la riproduzione, senza attendere il completamento dell’intera trasmissione. Questa caratteristica differenzia lo streaming dal download di file. Nel caso del download la riproduzione del contenuto inizia solo “dopo” il completamento della ricezione di un file, con lo streaming la riproduzione viene avviata quando “inizia” la ricezione della trasmissione.

Gli esempi di utilizzo più comuni di streaming multimediali sono Radio internet, YouTube e i flussi multimediali riprodotti all’interno di Pagine Web.

Streaming di contenuti locali

Sonos offre sia la riproduzione di streaming audio ricevuti via internet, che quella di contenuti musicali presenti in una Rete Locale. Con la definizione di Rete dati Locale (LAN – Local Area Network) si intende in questo caso, a titolo esemplificativo, una Rete di interscambio di dati limitata ad un’abitazione. Lo scambio di dati in una Rete locale può avvenire anche in assenza di connessione internet (WAN – Wide Area Network) se i contenuti da scambiare sono archiviati all’interno della Rete locale. In questo caso i file musicali possono essere archiviati in computer, hard disc di rete (NAS), dispositivi mobili e riprodotti tramite streaming con Player di rete connessi alla stessa LAN.

Utilizzando la connessione in Rete degli archivi e dei Player i contenuti possono essere condivisi e riprodotti con tutti i Player connessi. In questo modo la musica archiviata nella rete locale può essere riprodotta facilmente in ogni stanza di un’abitazione, purché in ognuna di queste sia presente un Player.

Sonos è specializzata nella realizzazione di Player di rete che riproducono flussi musicali trasmessi in streaming attraverso una Rete dati (Network).

Streaming di contenuti online

Oltre a riprodurre i contenuti locali con i player Sonos è possibile riprodurre servizi di streaming musicale online. Esempi di servizi online sono le Radio internet, Spotify, Tidal, Qobuz, Amazon music, Apple music, Deezer ecc. Per ricevere trasmissioni di questo tipo occorre avere accesso a internet. Per collegarsi e ricevere le trasmissioni di servizi online non è sufficiente collegarsi alla Rete locale, se questa a sua volta non è connessa a internet.

A parte il collegamento tecnico è da sottolineare che Sonos supporta l’utilizzo di un ampio ventaglio di servizi musicali online, la lista di quelli utilizzabili è consultabile al seguente link. Tramite aggiornamenti software la lista dei servizi online utilizzabili viene ampliata costantemente, in modo da consentire agli utenti Sonos di utilizzare il servizio desiderato.

Funzione Party

Molte persone quando organizzano una festa a casa desiderano diffondere la stessa musica in più ambienti contemporaneamente, per i vecchi sistemi multiroom questa era una funzione standard. Questa funzione generalmente è indicata col termine Party. Invece per i sistemi basati sullo streaming in Rete questa funzione è tutt’altro che banale e scontata. Il problema è che una rete dati funziona in modo asincrono: i dati vengono trasferiti da un punto all’altro suddivisi in pacchetti, ognuno di questi contiene una porzione dei dati trasmessi, questi pacchetti però non necessariamente raggiungono il punto di destinazione in perfetta sincronia temporale. In pratica, come accade muovendosi per le strade trafficate di una città, una colonna di veicoli potrebbe essere frammentata e i singoli veicoli potrebbero giungere a destinazione in tempi differenti. Immaginiamo ora che diverse colonne di veicoli debbano raggiungere diverse destinazioni nello stesso identico tempo, è quantomeno improbabile che i singoli veicoli delle singole colonne raggiungano le varie destinazioni esattamente nello stesso tempo. In una rete dati è presente il traffico generato da trasmissioni differenti e simultanee che si ostacolano e ritardano reciprocamene. Ora pensiamo ad un flusso musicale suddiviso in più parti che devono raggiungere nello stesso tempo vari apparecchi collocati in punti differenti di una casa. Si tenga anche presente che il ritardo nel raggiungere le differenti destinazioni non deve eccedere i pochi millisecondi, altrimenti invece di una riproduzione musicale si sentirebbero solo vari echi sovrapposti. È evidente che un simile processo di trasmissione e sincronizzazione deve essere organizzato altrimenti è praticamente impossibile che funzioni correttamente.

Per completezza d’informazione aggiungiamo che esistono Protocolli utilizzati nelle Reti dati per sincronizzare le trasmissioni multimediali, ma prevedono l’utilizzo di apparecchi di Networking specialistici, costosi e di delicata configurazione. Inoltre alcuni di questi Protocolli non funzionano con trasmissioni wireless.

A Sonos va il merito di aver affrontato questi problemi tecnici adottando standard di comunicazione in rete che da un lato utilizzano dispositivi di Networking di costo non elevato e dall’altro sono in grado di operare anche con connessioni wireless. Grazie a queste soluzioni Sonos è stato uno dei primi produttori al mondo a proporre sistemi audio multiroom che offrono la funzione Party garantendo la sincronia delle riproduzioni e l’utilizzo di connessioni wireless.

L’impianto sono i diffusori

Inizialmente Sonos proponeva apparecchi da collegare ad un impianto stereo esistente oppure ad una coppia di casse acustiche. Successivamente ha incorporato la parte elettronica nei diffusori, in questo modo ha trasformato il tradizionale impianto stereo apparentemente in due soli diffusori acustici. In verità sono diffusori attivi corredati delle componenti elettroniche necessarie per collegarsi ad una Rete dati, convertire il segnale digitale in analogico, amplificare questo segnale e infine diffonderlo in ambiente con gli altoparlanti.

Per inciso, noi parliamo di coppie di casse perché per diffondere segnali audio stereofonici, che sono composti da due canali audio distinti, è necessario utilizzare due casse disposte una a sinistra e l’altra a destra dell’ascoltatore. Sonos propone anche l’utilizzo di un solo diffusore single stereo, capace di riprodurre la stereofonia. Su questo dobbiamo dire che non concordiamo completamente. L’argomentazione dell’obiezione però la rimandiamo ad un’altra occasione per non appesantire eccessivamente questo testo.

Sonos propone  vari modelli di diffusori diversi per dimensioni, prestazioni e prezzi. Questi sono utilizzabili singolarmente o accoppiati, l’accoppiamento è necessario per riprodurre l’effetto stereo originario della registrazione. Oltre ai diffusori propone dei subwoofer per riprodurre le frequenze basse. Questo altoparlante è accoppiabile con gli altri diffusori e surroga i limiti di questi nel riprodurre l’intero spettro delle frequenze udibili. Nessuno dei diffusori Sonos ha una cubatura sufficiente per riprodurre frequenze basse.

Esistono anche le PLAYBAR che oltre a svolgere le funzioni delle altre casse Sonos,  possono essere utilizzate in altri due modi:

  1. collegata ad una TV per migliorarne la resa sonora che quasi la totalità dei produttori di TV ha sacrificato pur di esibire cornici sottilissime
  2. come canale centrale in un impianto Surround/Home Theater in combinazione con gli altri diffusori Sonos.

Altro aspetto che mostra la cura di Sonos nel facilitare l’utilizzo della PLAYBAR, sono state previste opzioni di controllo e collegamenti con varie TV, utili a sincronizzarne il funzionamento. Ad esempio accensione/spegnimento simultaneo e altro.

Utilizzi in altri impianti

Infine, nel catalogo Sonos sono presenti altri apparecchi destinati ad essere collegati a componenti hi-fi di altre aziende: lo Streamer e lo Streamer amplificatore.

Il primo, lo streamer, è collegabile come una qualsiasi sorgente ad un impianto hi-fi, utilizzando tradizionali cavi audio. Collegando lo Streamer al proprio impianto è possibile utilizzare le funzioni che sono proprie degli apparecchi Sonos: riproduzione di file musicali, radio internet, servizi di streaming online. Se nell’impianto al quale lo si collega è presente un pregiato convertitore digitale-analogico (DAC) è possibile utilizzare l’uscita audio digitale per migliorare la prestazione qualitativa dello Streamer Sonos. Oppure, oltre che come sorgente, lo si può utilizzare come preamplificatore, utilizzando l’uscita RCA stereo analogica e la regolazione variabile del volume, collegandolo ad un amplificatore di potenza. È presente anche un ingresso analogico RCA stereo al quale si può collegare una sorgente con uscita analogica.

Il secondo apparecchio, lo Streamer amplificatore, oltre ad essere un Player è anche un amplificatore di potenza stereo, per questo è possibile collegarlo direttamente ad una coppia di casse per comporre un impianto funzionante. È munito anche di un’uscita SUB per collegarlo ad un’unità separata dedicata alla riproduzione di suoni in bassa frequenza. Inoltre è fornito di un ingresso analogico RCA stereo al quale è possibile collegare qualsiasi sorgente che abbia un’uscita analogica. Anche in questo caso si può collegare una sorgente analogica esterna.

Sonos Trueplay

Da ultimo, Sonos ha introdotto una funzione di calibrazione sonora dell’emissione in base alle caratteristiche acustiche dell’ambiente e al posizionamento dei diffusori. Il nome dato a questa funzione è Trueplay. In pratica utilizzando l’APP Sonos con dispositivi mobili Apple iOS è possibile rilevare le caratteristiche acustiche di un ambiente per regolare automaticamente l’emissione sonora dei diffusori. In questo modo si dovrebbe ottenere un’ottimizzazione del suono emesso in rapporto alle caratteristiche dell’ambiente. La misurazione acustica dell’ambiente è fatta utilizzando i microfoni presenti nei dispositivi mobili Apple. Al momento questa operazione è possibile effettuarla solo con questi dispositivi perché è vincolante che i microfoni utilizzati siano stati testati e il software calibrato sulle proprietà di questi. Altrimenti le rilevazioni sonore sarebbero casuali e inutilizzabili. Da questo punto di vista i dispositivi Apple a seconda della generazione di prodotto hanno una base hardware definita, a differenza di altri prodotti che presentano un’ampia varietà di realizzazioni hardware, ognuna delle quali richiederebbe di essere misurata.

Nel caso le regolazioni automatiche non dessero risultati soddisfacenti è possibile accedere a quelle manuali sia per correggere la calibrazione che per adattarla a gusti personali.

APP di controllo

Sonos per facilitare il controllo dei propri sistemi ha realizzato applicativi e APP per Windows, Mac, Android e iOS. L’utilizzo di applicativi di terze parti è possibile perché Sonos oltre ad implementare il proprio standard di controllo ha reso i prodotti compatibili con gli standard universali UPnP/DLNA.