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A distanza di anni Rotel ha deciso di riproporre la linea di prodotti della serie Michi, che ha sempre rappresentato l’Alto di Gamma dell’azienda. Abitualmente Rotel progetta e produce apparecchi di fascia media a prezzi accessibili, volti a fornire prestazioni tecniche e sonore di buon livello. Impiegando componentistica di buona qualità, specifica per uso audio, in alcuni casi progettata internamente. Un esempio di questo sono gli alimentatori, adottati anche da altre aziende del settore. La serie Michi con i modelli P5, S5 e M8 è il salto oltre l’usuale. Incarna l’aspirazione a creare lo Stato dell’Arte.

Fin dal primo incontro i Michi, sia il preamplificatore P5, che i mastodontici S5 e M8, non possono non suscitare curiosità e fascino. Il Design moderno e elegante, il colore nero, predispongono l’immaginazione ad assaporare suoni vigorosi e intensi. Ricordano una pantera accovacciata in attesa di compiere il balzo. Questo pensavamo vedendoli per la prima volta. L’aspetto estetico è il primo approccio per sollecitare interesse. La prima seduzione.

A sua volta il corredo di specifiche tecniche non può che attrarre, a partire dalla potenza erogata dagli amplificatori anche su impedenze impegnative. Il modello stereo S5 eroga 500 watt su 8 e 800 su 4 Ohm. I modelli monofonici arrivano a 1080 su 8 e 1800 su 4 Ohm.
Il preamplificatore P5 evidenzia, oltre alla cura costruttiva e alla scelta della componentistica, una sezione Digitale composta da doppio DAC AKM a 32 bit, decodifica MQA nativa, supporto a Roon, ingressi Phono MM e MC.

Al di là delle pur interessanti specifiche tecniche e delle funzionalità, come sempre è la prova sul campo la cartina di tornasole delle prestazioni qualitative e quantitative. Visto il pedigree e le ambizioni del progetto abbiamo scelto di provare gli amplificatori con diffusori acustici Top di gamma impegnativi. Le prove sono state effettuate con i diffusori MBL 101 E MKII, che sono un banco di prova non privo di insidie per qualsiasi amplificatore: 82 dB di efficienza e bassa impedenza. Sono stati utilizzati ambienti di dimensioni differenti, in particolare uno di questi presentava una dimensione notevole, più o meno 100 mq., e una posizione di ascolto a più di 6 metri dai diffusori. Con diffusori da 82 dB di efficienza, ampia dimensione dell’ambiente, un punto d’ascolto a 6 metri di distanza, sono necessari parecchi watt se si desidera ascoltare l’impianto ad un volume dal forte impatto.

Comportamento degli Amplificatori

Sia l’amplificatore stereo S5 che i due monofonici M8 hanno retto brillantemente la prova. Pur esagerando volutamente nella rotazione della manopola del volume, l’emissione musicale è rimasta fluida, aggraziata, senza perdite di controllo ed emissione delle frequenze basse. Le escursioni dinamiche hanno sviscerato un impatto notevole mantenendo elevata musicalità.

In questa come nelle altre prove svolte, i finali di potenza Michi hanno esibito musicalità e forza. Privi di asperità nelle escursioni dinamiche più complesse, sempre capaci di sbrigliare il rotolo della matassa nella riproduzione di contenuti fra i più difficili da eseguire. L’equilibrio non ha mai manifestato incertezze o difficoltà.

Preamplificatore

Osservate le prestazioni dei finali di potenza si può passare a sondare le prestazioni del preamplificatore P5. Assolutamente completa la folta batteria di ingressi/uscite analogiche Phono MM/MC e di Linea, Bilanciate e Sbilanciate, Digitali ottiche, coassiali e USB, per concludere con Bluetooth apt-X e AAC. L’ingresso USB installando apposito Driver decodifica segnali fino a 32 bit 384 kHz, supporta MQA, DSD (DoP), Roon. Flessibilità e versatilità di utilizzo sono garantite.

Oltre alle qualità del Design, della progettazione e della costruzione, siamo stati colpiti dalla qualità musicale. P5 ha un suono raffinato, rifinito, delicato e deciso, ricco di frequenze armoniche alte. Grazie alla tessitura armonica crea un soundstage ricco e suggestivo.

Conclusioni

Abbiamo detto delle qualità intrinseche al progetto e alla realizzazione. Della qualità musicale. Del Design. Quel che ancora non abbiamo detto è quanto siamo rimasti stupiti dal prezzo assolutamente competitivo. Saremmo tentati di varare le definizione “Ultra High Competitive”, per far la parodia a tentazioni anglofone. Conieremmo anche l’acronimo “Ultra HC”, per far una parodia alla mania di creare sigle. Battute a parte, raramente o forse mai viste prima d’ora queste qualità abbinate a questi prezzi. A buon intenditore …