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Sia pur con un certo ritardo rispetto ad altre nazioni, anche in Italia da qualche anno è possibile accedere a servizi di Streaming musicale online, il più noto di questi è certamente Spotify. Molti di questi Servizi di streaming trasmettono contenuti in formati detti Lossycioè con perdita di dati rispetto a quelli presenti in un CD. Oltre a questi esistono Servizi che propongono contenuti detti Losslesscioè senza perdita di dati, sempre rispetto al riferimento digitale che è il CD. Fra i principali fornitori di streaming Lossless possiamo annoverare QobuzTidalDeezer. Chiariamo subito che anche i fornitori di Servizi Lossless prevedono abbonamenti più economici che utilizzano formati Lossy, ma quello che li caratterizza e distingue è l’offerta di musica Lossless. Sottoscrivendo un abbonamento a questo tipo di offerta si potrà ricevere e riprodurre musica con qualità CD senza perdita di dati.
Oltre al formato CD, Qobuz, Tidal e Deezer Hi-Fi prevedono o prevederanno anche un’offerta di musica in High Resolution (Hi-Res o HRA), cioè con qualità superiore al CD. Per descrivere le modalità tecniche con le quali è realizzato lo streaming Hi-Res, dovremo valutare le specifiche di vari formati digitali.

Quali formati per lo streaming

Esistono formati audio Lossless che non utilizzano nessun tipo di compressione dei dati, i più diffusi sono Wave (.wav) ed Aiff (.aif). Wave è il formato generalmente utilizzato negli studi di registrazione per effettuare le registrazioni dei Master. Verrebbe naturale pensare di utilizzare questo formato per usufruire della maggiore qualità musicale possibile, d’altro canto presenta lo svantaggio della quantità di dati da trasmettere in streaming, 1.411 Kb al secondo per file con qualità CD. Per ridurre il peso delle trasmissioni generalmente si ricorre al formato Flac, che effettua una leggera compressione, indicativamente fra il 30 e il 50% dei 1.411 Kb/s, ma restituisce l’intero contenuto originario dopo la decompressione. Per esemplificare potremmo dire che il processo è simile a quello che accade con l’uso della compressione Zip: il file originario viene compresso, trasmesso, e dopo la decompressione è integralmente disponibile la totalità dei dati presenti in origine. Al contrario di quel che accade con le compressioni lossy, che nella fase di compressione scartano alcuni tipi di dati che non saranno più disponibili dopo la decompressione.
I 1.411 Kb/s del flusso dati convertiti in formato Flac variano all’incirca fra 705 e 988 Kb/s. Facendo un paragone, i dati da trasmettere/ricevere utilizzando il formato MP3, alla massima qualità consentita, sono 320 Kb/s, in raffronto l’utilizzo del formato Flac comporta mediamente un incremento 2,5 volte maggiore della banda passante, utilizzando formati privi di compressione l’incremento della banda di trasmissione/ricezione necessaria è invece 4,4 volte maggiore. Questo raffronto rende evidente il vantaggio proprio della trasmissione di file Flac: a parità di contenuti veicolati, la riduzione dei tempi di trasferimento e del consumo di banda passante ne rendono conveniente l’adozione.

Fino a qui abbiamo analizzato la trasmissione di flussi dati con qualità CD, se iniziamo a considerare la trasmissione di file Hi-Res senza alcun tipo di compressione, i dati da trasferire aumenteranno esponenzialmente. Un file con risoluzione a 24 bit e campionamento 96 kHz necessita di una banda passante di 4.608 Kb/s, che è 14,4 volte maggiore di quella necessaria per flussi MP3 a 320 Kb/s. É evidente che una trasmissione di questo tipo, senza compressione, sarebbe trasferibile in modo stabile e affidabile solo utilizzando reti dati con ampia banda passante, e nel caso di ricezione con dispositivi mobili porterebbe ad un rapido esaurimento del traffico Internet mensilmente incluso nei piani tariffari dagli operatori telefonici. A meno che non si disponga di una connessione Flat, ovviamente. A maggior ragione con questo tipo di trasmissioni l’adozione di un formato che consenta almeno una parziale compressione è cruciale. In questo senso il formato Flac è funzionale allo scopo. Purtroppo, nonostante le capacità di questo formato, si deve considerare che la banda passante per trasferire contenuti Hi-Res al massimo dello standard, 24 bit / 192 kHz = 9.216 Kb/s, pur giovandosi di una compressione media del 40%, richiederebbe una connessione da 5.529,6 Kb/s. A questo aggiungiamo che per offrire garanzie di stabilità la connessione dovrebbe garantire una capacità di trasmissione/ricezione almeno doppia se non tripla, per sopperire a rallentamenti della Rete. In questi casi la banda passante dovrebbe garantire flussi di 11.059 Kb/s o, ancor meglio, 16.588,8 Kb/s. È evidente che con richieste di banda di questo tipo si è ai limiti delle capacità delle linee ADSL veloci, figuriamoci con quelle più lente o con l’uso contemporaneo di altri utenti della connessione.

MQA – Master Quality Authenticated

È in questa situazione e di fronte a questi problemi che si presenta una nuova opzione tecnica a disposizione dei Servizi di streaming musicale Hi-Res, la codifica MQA, acronimo di Master Quality Authenticated. In questa sede non approfondiremo l’insieme delle specifiche tecniche di questa nuova codifica digitale dei segnali audio, anche perché i creatori non sono stati particolarmente prodighi nel documentarne i dettagli di funzionamento. In questo testo descriveremo principalmente le valenze che rendono MQA particolarmente adatta all’impiego nello streaming online.

La codifica MQA è stata realizzata dal reparto Ricerca e Sviluppo di Meridian, azienda che oltre a produrre apparecchi Hi-Fi, ha lavorato alla creazione del Dolby Digital, alla codifica MLP per DVD Audio, al formato audio in uso nei Blu Ray e negli HD DVD. È noto che questo reparto lavora stabilmente per conto di Dolby nella sperimentazione e creazione di formati audio innovativi. Successivamente all’ideazione della codifica MQA, è stata creata la società MQA Ltd per gestirne gli aspetti tecnici e commerciali.
Sono stati siglati accordi con importanti Etichette discografiche, Warner e Universal fra le altre, che si sono assunte il compito di realizzare e diffondere contenuti in questo formato. Così come sono stati stipulati accordi con un variegato ventaglio di produttori hardware per includere la decodifica nei loro prodotti.
Oltre a questi accordi, MQA Ltd ha collaborato con Tidal per arrivare ad offrire lo streaming in questo formato. Da questa collaborazione è scaturita la creazione di una sezione Masters nel catalogo di Tidal, dove sono presenti Album codificati MQA.

A questo punto dobbiamo descrivere, sia pur sinteticamente, in cosa consiste MQA. Bob Stuart lo presenta e sintetizza in questi termini: MQA sets a new standard in capturing, delivering and reproducing digital audio, with maximum sound quality, in an efficient and backward compatible file. Find out how MQA’s combination of quality and convenience is changing everything.”.  *[Vedi traduzione] Prosegue con la descrizione dei limiti che affligerebbero le codifiche digitali sinora utilizzate e in quale modo MQA le correggerebbe: “When a sound is processed back and forth through a digital converter the time resolution is impaired, causing ‘ringing’ before and after the event.
This blurs the sound so we can’t tell exactly where it is in 3D space. MQA reduces this ringing by over 10 times compared to a 24/192 recording
.”. **[Vedi traduzione] Infine la descrizione più rilevante per questo articolo è la seguente: “MQA achieves the seemingly impossible studio-quality sound in a file that’s small enough to stream. In other words, given 44.1k MQA can deliver sound equivalent to 96k. And at CD data rate, MQA is better than 192k today.” ***[Vedi traduzione]

Non è nostra intenzione entrare nel merito tecnico della plausibilità delle parole di Bob Stuart e del dibattito fra ingegneri audio, quello che interessa rilevare è che MQA sembra fornire una risoluzione Hi-Res con un utilizzo ridotto della banda passante, senza compromettere la compatibilità con formati file tradizionali. MQA adotta un tecnica utilizzata in passato con gli HDCD (CD in High Definition). In zone inutilizzate dei CD venivano archiviati dati audio aggiuntivi oltre a quelli standard, che estendevano la riproduzione di frequenze oltre la soglia consentita dal campionamento a 44.1 kHz. I lettori CD muniti di decodifica HDCD leggevano e decodificavano i dati aggiuntivi combinandoli con quelli standard. Similmente, MQA incorpora in file tradizionali i dati aggiuntivi generati dalla propria codifica. Nel caso di file codificati MQA è presente una doppia estensione: xxxxxx.mqa.flac. In questo modo un riproduttore, software o hardware, potrà eseguire la decodifica in formato MQA se ne è provvisto o quella tradizionale se non ne è provvisto.

Recentemente oltre a Tidal è stato stretto un rapporto di collaborazione anche con Deezer e nugs.net, che si accingono ad offrire ai propri utenti lo streaming di contenuti MQA.

Come riprodurre i Masters MQA con Tidal

Risolti i problemi di banda passante, vediamo come si può riprodurre la sezione Masters di Tidal.
L’applicativo Tidal per Windows e Mac OS consente di ricevere e decodificare contenuti MQA per riprodurli direttamente con un PC o trasmetterli ad un Convertitore Analogico-Digitale (DAC) esterno. Esistono vari DAC e amplificatori con DAC interno che supportano MQA, e possono convertire il flusso audio digitale MQA generato dall’applicativo Tidal: Meridian, Audioquest, Technics, Teac, NAD, Pro-Ject, Rotel, Esoteric, e altri ancora.
Nelle impostazioni dell’applicativo Tidal sono presenti delle opzioni di gestione del flusso audio in uscita, essenziali per ottenere la migliore riproduzione possibile:

  • selezione del dispositivo audio
  • accesso esclusivo al dispositivo audio
  • modalità d’uscita Passthrough che disattiva la decodifica software per trasferirla al dispositivo audio.

Oltre a computer Windows e Mac è possibile utilizzare gli streaming player BlusoundNADMeridian (in combinazione con Soolos), che hanno accesso al catalogo Masters di Tidal e prevedono la decodifica MQA.

Bob Stuart si è premurato di descrivere vantaggi e limiti dei vari livelli di decodifiche MQA possibili. Ad esempio, è possibile effettuare la decodifica MQA via software e trasmettere un canonico flusso audio digitale non MQA a DAC che non includono specificatamente la decodifica hardware MQA. Per la descrizione di queste casistiche rinviamo alla lettura della pagina Web del sito di Stuart: MQA Playback.

Considerazioni finali

Per correttezza è giusto ricordare che anche Qobuz consente di usufruire di contenuti Hi-Res, scontando però i limiti di dimensione dello streaming di cui abbiamo detto. La specificità dell’offerta Tidal, al contrario, è basata sull’utilizzo del formato MQA per trasmettere streaming Hi-Res con una ridotta quantità di bit. In questo modo è possibile accedere al catalogo Masters anche se non si dispone di una connessione particolarmente veloce o si utilizza una connessione mobile con limitazioni di traffico.
Il limite maggiore che sconta Tidal è che gli Album MQA sono accessibili solo tramite gli applicativi per PC e un ristretto numero di Streaming player. Considerando che il supporto a MQA inizia ad affacciarsi su smartphone (LG) e DAP (Onkyo, Pioneer e persino Sony, sostenitrice del formato DSD), è un limite non avere un’APP per Android che permetta di accedere a questa sezione del catalogo. In merito abbiamo interpellato il servizio di supporto di Tidal, che ha dato la seguente risposta: “Master will be available on mobile and web application at a later date.”.

*MQA fissa un nuovo standard nella cattura, trasmissione e riproduzione audio digitale, con la massima qualità del suono, in un efficiente e retro compatibile formato di file. Scopri come la combinazione di qualità e convenienza di MQA sta cambiando ogni cosa.

**Quando un suono viene elaborato avanti e indietro attraverso un convertitore digitale la risoluzione del tempo viene compromessa, causando un ringing prima e dopo l’evento. Questo offusca il suono in modo da non rendere possibile individuare esattamente dove si trova nello spazio 3D. MQA riduce questo ringing di oltre 10 volte rispetto ad una registrazione 24/192.

***MQA raggiunge l’apparentemente impossibile qualità del suono da Studio in un file abbastanza piccolo da trasmettere. In altre parole, a 44.1 kHz MQA è in grado di fornire un suono equivalente a 96 kHz. E al flusso dati del CD, MQA oggi è migliore di 192 kHz.