La ricerca della qualità di riproduzione in mobilità è iniziata col passaggio dall’utilizzo di auricolari e piccole cuffie, all’impiego di cuffie a volte decisamente ingombranti ma di qualità. I produttori di cuffie hanno conseguentemente ampliato l’offerta di modelli, prestando attenzione a design, dimensioni e peso, ma soprattutto alle prestazioni. Il comune denominatore di molte cuffie proposte negli ultimi anni, al di là delle differenze estetiche e funzionali, evidenzia l’attenzione per la qualità sonora offerta, pur se destinate all’utilizzo in mobilità. I prezzi di queste cuffie sono sicuramente più elevati rispetto ai tradizionali auricolari, però offrono un maggiore piacere d’ascolto e la scoperta per alcuni o la riscoperta per altri della riproduzione Hi-Fi della musica.
Come detto in precedenza a proposito dei file musicali non tutto dipende dalle cuffie, molto dipende anche dalla qualità dei file e del riproduttore utilizzati. A questo punto si rischia di iniziare un dibattito del tipo “se viene prima l’uovo o la gallina”. Nel senso che ci si chiederà se cambiando solo le cuffie, oppure solo i file riprodotti, o solo il riproduttore si otterranno prestazioni migliori. Il dibattito sulle possibilità e priorità combinatorie ha sempre attraversato il ragionare di impianti Hi-Fi. Un impianto di riproduzione composto da più elementi sarà sempre sensibile ad ognunodei componenti utilizzati. Abitualmente la risposta dovrebbe essere che l’anello debole di una catena costituisce il punto limite della resistenza della catena. Questa riposta formalmente corretta è forse fin troppo assolutista. Con un approccio più pratico preferiamo dire che una cuffia migliore può far sentire comunque meglio la musica, anche utilizzando file “lossy” o con riproduttori modesti. La spiegazione è abbastanza semplice sia praticamente che formalmente: se in precedenza il punto debole erano le cuffie, la loro sostituzione può dare dei benefici. Metaforicamente diremo che la sostituzione dell’anello più debole con uno più resistente aumenta la resistenza della catena nel suo insieme. Trasferendo il ragionamento potremmo dire che se delle cuffie non sono in grado di riprodurre fedelmente neanche file lossy, la loro sostituzione può migliorare la qualità della riproduzione.
Proseguendo i ragionamenti sulla catena di riproduzione, nonostante la spiegazione appena fornita sull’importanza delle cuffie, non possiamo esimerci dal valutare l’incidenza degli altri componenti che costituiscono e caratterizzano l’insieme della catena: la qualità dei file musicali e del riproduttore.
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Parte I – Cuffie
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Parte II – Musica lossless
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Parte III – Preamplificatori cuffie e DAC
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Parte IV – Digital Audio Player – DAP